mercoledì, settembre 14, 2005

Premio giornalistico Enzo Baldoni

"Enzo era un giornalista coraggioso e uomo di dialogo. La sua vita e il suo lavoro hanno fatto di lui un uomo simbolo del dialogo tra i popoli, grazie alla sua voglia di ascoltare, capire, farsi portavoce e diventare megafono di uomini che vivevano in condizioni drammatiche e così diverse da quelle a cui siamo abituati. Ma era anche un giornalista che, per quello che tutti noi abbiamo potuto scoprire attraverso i suoi scritti, aveva occhi curiosi come quelli di un bambino, sempre desiderosi di sapere, di toccare con mano la realtà, anche quando faceva paura". Così, stasera, il presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati, ha descritto Enzo Baldoni alla cerimonia di consegna dell'omonimo premio giornalistico e ha rivolto prima di tutto ed innanzitutto un pensiero alla famiglia di Enzo con queste parole: "so che nulla potrà restituirgli Enzo, ma sapere che è restato nella memoria di tutti mi auguro e spero possa essere un conforto". Al breve discorso senza fronzoli di Filippo Penati è seguita la consegna dei premi, assegnati dalla giuria presieduta da Antonio Calabrò e composta da Natalia Aspesi, Enrico Deaglio, Antonio Di Bella e Giangiacomo Schiavi, consegnati personalmente da Aspesi, Deaglio e Schiavi. Il primo premio è andato a Daniela Bezzi per l'inchiesta "Ritorno a Bhopal", pubblicata dal settimanale Grazia nel dicembre 2004. Il premio per la TV e la radio è andato a Paolo Serbandini per il documentario "Libia/Clandestini" trasmesso su "Ballarò del 21 dicembre 2004. Il premio per la sezione internet è andato a Sergio Ramazzotti per il servizio "The Interpreter" (in rete su www.parallelozero.com) del quale lo stesso Ramazzotti - riferendosi alla sua esperienza diretta in Iraq, dove ha potuto esser testimone della difficile vita e del profondo senso di paura che avvolge la vita di un interprete iraqeno al seguito della coalizione - ha letto alcuni passi che gli hanno fatto guadagnare il sentito applauso dei presenti. Su blogfriends c'è anche una sua foto con Tuareg (Enrico Fovanna) della Torre di Babele. A sorpresa, intorno alle 19.30, è intervenuta alla cerimonia Gabriella Baldoni, la giovane figliola di Enzo. Meravigliosamente semplice, ha atteso pazientemente in un angolo defilato del portico del cortile di Palazzo Isimbardi le indicazioni dell'organizzazione. Sul palco ha raccolto con un sorriso le parole e i fiori offertile dal presidente Penati e gli applausi del pubblico, poi è andata via silenziosamente. Ho avuto occasione di presentarmi e di ringraziarla, poche parole per quello che mi ha dato, che ci ha dato, il suo papà. Ha sorriso con la consueta disarmante semplicità e addirittura ha finto di ricordare chi fosse il vostro pipistro.

[con le fotografie su blogfriends]

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