sabato, dicembre 25, 2004

Christmas in the Occupied Holy Land

"Bethlehem oggi è poco più di una città addormentata. Ma non la stessa città addormentata di duemila anni fa. Dopo 4 anni di incursioni militari, oppressione e violenza, la città rimane assediata. Di frequente la città è sottoposta a "coprifuoco", nel senso che ai residenti non è consentito lasciare le loro case. Più di frequente blocchi stradali e checkpoints sono sistemati dentro e fuori dalla città per rendere il viaggio da e per Bethlehem praticamente impossibile".
Inizia così la lunga lettera di auguri per il Santo Natale e per l'anno nuovo di Hanna J. Nasser, Sindaco di Bethlehem, che invita a non dimenticare Bethlehem, a correre in suo aiuto, a concederle tutta la cura e l'aiuto che in questo momento di bisogno sono adeguati al suo significato religioso quale culla della Cristianità. Il Sindaco Nasser chiude il suo messaggio augurale dicendo che “Bethlehem da sempre un caldo benvenuto” ai suoi visitatori.
(fonte Indymedia Israele)

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