sabato, febbraio 12, 2005

Crimine mediatico

«In Iraq ci sono state e continuano a esserci due guerre: la prima con bombe, attentati e la ricerca delle presunte ‘weapons of mass destruction’, le armi di distruzione di massa, mai trovate: l’altra condotta con propaganda mediatica, satelliti e giornalisti: ‘weapons of mass deception’, le armi d’inganno di massa’”. Utilizza un fine gioco di parole il produttore e regista indipendente americano Danny Schechter per denunciare un conflitto “creato sull’imbroglio”, intervenendo alla prima seduta del Tribunale mondiale sull’Iraq, riunito a Roma per tre giorni in una sessione dedicata alla ‘Violazione dei media contro la verità e l’umanità’. “Se analizziamo il ruolo dell’informazione nel conflitto iracheno – prosegue – forse è venuto il momento di parlare di 'crimine mediatico' ...»[MISNA]

1 commento:

Anonimo ha detto...

Effettivamente come potremmo dargli torto? Un inganno mediatico, con un ruolo sempre peggiore della stampa senza scrupoli...
Lucia