lunedì, gennaio 08, 2007

Tira, alzo zero

Il sito azero Today.az riporta un interessante commento di Michael Carmichael (Global Resarch) alle parole del brigadiere generale israeliano Oded Tira, pubblicate su YnetNews del 30 dicembre scorso. Secondo il generale "il presidente Bush manca del potere politico per attaccare l'Iran. Poichè un attacco americano all'Iran è essenziale per la nostra esistenza, dobbiamo aiutarlo a preparare la strada cercando di influenzare [lobbying] il partito democratico (che si sta comportando in modo stupido) e gli editori dei quotidiani USA. Abbiamo bisogno di agire così per far considerare la questione iraniana in modo bipartisan e non farla accostare al fallimento iraqeno".
Altri suggerimenti del milite israeliano sono quello di sollecitare la Lobby sionista a "rivolgersi a Hillary Clinton ed altri potenziali candidati alla [prossima] presidenza" perchè supportino Bush in una immediata azione contro l'Iran. Ma non è questa l'ultima brillante idea del generale, inconsapevole, sembra, dello status di cadavere politico in cui versa il disinvolto inquilino della Casa Bianca. Aggiunge l'ufficiale: "Dobbiamo cooperare di nascosto con l'Arabia Saudita perchè essi pure persuadano gli USA ad attaccare l'Iran. Da parte nostra dovremmo prepararci ad un attacco militare indipendente, coordinando i voli nello spazio aereo iraqeno con quelli degli USA e dovremmo anche coordinare con l'Azerbaijan l'uso delle basi aeree sul loro territorio ed arruolare la minoranza azera in Iran. In più dobbiamo iniziare immediatamente a prepararci per la risposta iraniana ad un attacco".
Leggendo queste dichiarazioni, tipiche di un tifoso arrabbiato e suscettibili di farci dubitare che il generale oltre che della divisa dovrebbe più utilmente essere munito di un bavaglio, riusciamo a capire perchè il sito azero si sia preoccupato di riportare specificamente una delle tante dichiarazioni di ispirazione "ziocon" presenti su YnetNews.
Il generale ha poi coronato il suo intervento asserendo che se gli USA non dovessero attaccare l'Iran, Israele dovrà farlo da solo, perchè diversamente la sua stessa esistenza non sarebbe garantita ed ha ricordato le "implicazioni positive [per lo Stato ebraico] in termini di equilibrio strategico nella nostra regione per le conseguenze sugli Hezbollah, per la stabilità in Libano e per il potere della Siria".
C'è tuttavia una parte dell'articolo del militare israeliano - la prima parte - che ci riguarda in qualche modo più da vicino. Dopo aver lamentato che la missione dell'ONU non sta eseguendo - a suo avviso - la risoluzione del Consiglio di Sicurezza n. 1701 del 2006, poichè gli Hezbollah starebbero rinnovando le "riserve in natura" (luoghi e infrastrutture) distrutte durante la campagna d'aggressione al Libano del luglio scorso e dimenticando che il Consiglio di Sicurezza ha stabilito anche "l'eliminazione di tutte le forze straniere dal Libano che non abbiano l'autorizzazione dal governo libanese", il generale Tira precisa che "se dovremo operare di nuovo in Libano, dovremo affrontare un vero problema nel fronteggiare le forze dell'ONU. Da una parte non possiamo colpirli. dall'altra c'è il rischio che i nostri soldati vengano colpiti da loro, poichè queste forze sono armate come un esercito di stanza. La presenza di un sistema aereo difensivo nelle mani dell'ONU può parimenti limitare la libertà delle nostre forze aeree di operare al di sopra del suolo libanese".

Nessun commento: