giovedì, gennaio 10, 2008

Minacce

Questo mercoledì il presidente americano G.W. Bush, dopo un incontro a Gerusalemme con il primo ministro israeliano Ehud Olmert, ha detto che "la comunità internazionale deve capire con chiarezza la minaccia che l'Iran pone contro la pace mondiale". Nonostante il rapporto rilasciato dai servizi segreti americani [National Intelligence Estimate] il mese scorso affermi che l'Iran ha interrotto il suo programma nucleare nel 2003, Bush ha dichiarato: "l'Iran aveva un programma militare segreto che è stato sospeso... Ritengo che il rapporto del NIE intenda che si debba prendere seriamente l'Iran". [Haaretz] Certamente più difficile è prendere seriamente Bush e la spudorata reiterazione in chiave iraniana del castello di menzogne che già sta provocando il disastro iraqeno e il fallimento afghano. Il mondo - quasi tutto - vede probabilmente in questo terzetto di signori in cravatta bianco-azzurra, nelle motivazioni di chi li fa ballare e nel progressivo isolamento delle loro operazioni - politiche sarebbe troppo - una minaccia ben più grave alla pace. Non a caso Gideon Levy ha osservato, nei giorni scorsi, che "ci sono pochi altri paesi dove il papero zoppo di Washington non sarebbe salutato da contestazioni di massa, Israele sta facendo grossi sforzi per riceverlo graziosamente. L'uomo che ha causato tanta distruzione al mondo, al suo paese e a noi, è un ospite così benvenuto solo in Israele". Un impareggiabile opportunismo impedisce apparentemete al presidente Peres - quello in mezzo che non ride - di perdere la faccia. Non in questa foto. [foto Haaretz Tv]

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