giovedì, gennaio 24, 2008
Mona El-Farra, medico a Gaza City
Grandi notizie. Grazie al mio occupante è tornata l'elettricità!!! «Grazie all'occupante israeliano oggi, dopo 36 ore di taglio dell'elettricità nel mio appartamento, potrò lavare i vestiti, fare una doccia, usare l'ascensore, comprare del pane, mia figlia potrà fare i compiti, potrò guardare la televisione e urlare: viva Mr Bush e Israele per questa abbondante, benedetta elettricità a Gaza. E non devo preoccuparmi di quel milione e mezzo di persone che vive sottoposta ad un assedio crudele, se non abbiamo cemento per costruire le nostre case e le nostre tombe, se i miei pazienti muoiono ogni giorno per mancanza di adeguate cure a Gaza e non possono andare a farsi curare all'estero perchè i confini sono chiusi. Non devo preoccuparmi della mancanza di farmaci negli ospedali. Non devo preoccuparmi dell'aumento del numero dei bambini che soffrono di malnutrizione per mancanza di cibo adeguato, per la povertà. Non devo preoccuparmi se mi sento insicura dentro e fuori di casa perchè i raid israeliani sono continui su Gaza. Non mi devo preoccupare per il fatto di non potermi muovere, di non poter viaggiare, neppure fino al West Bank (la scorsa settimana uno dei miei amici nel West Bank è morto e non sono potuta andare a fargli un'ultima visita e a dirgli addio). Sono una persona ingorda e pure assillante, dovrei essere felice e contenta, nella mia grossa e bella gabbia e dare il benvenuto all'elettricità ed essere grata al mio occupante. Con tanto amore, da Mona che vive nel 21° secolo sotto occupazione!!!» [Mona El-Farra, From Gaza, with Love, 21 gennaio 2008]
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