mercoledì, settembre 17, 2008
Free Gaza: ferito Vittorio Arrigoni
Anche il crimine ha le sue gerarchie ed evidentemente i più generali crimini contro l'umanità - che consistono nell'umiliare, maltrattare, annichilire, affamare un intero popolo - sono compatibili con le operazioni da teppisti. Del resto i più volonterosi tirapiedi delle violenze di stato e di regime hanno poi affermato di essere semplici esecutori di ordini. E per essi ha ben motivo di esistere nell'immaginario collettivo l'inferno degli inetti, non più leggero di quello riservato a chi decide e a chi mentendo si adegua.
From Ramzi Kysia to gazafriends - date Tue, Sep 16, 2008 at 11:44 PM - FOR IMMEDIATE RELEASE - ITALIAN HUMAN RIGHTS MONITOR INJURED BY ISRAELI NAVY OFF GAZA COAST GAZA STRIP (17 September 2008) - "An Italian human rights worker with the Free Gaza Movement and International Solidarity Movement was injured today by the Israeli navy while monitoring human rights abuses against Palestinian fishermen off the coast of the Gaza Strip. Vittorio Arrigoni was hit by flying glass when the Israeli navy used a high-power water cannon against the unarmed boats [nella foto]. The water canon smashed the glass surrounding the steering section of the boat, with shards lacerating Arrigoni's back. He was taken to hospital immediately upon reaching shore, requiring stitches...". (Video su YouTube)
"Gaza, martedì 16 settembre - Siamo in mare con i pescatori palestinesi. Una nave israeliana, più grande del solito, ci ha investiti con un getto d'acqua potentissimo che ha distrutto i vetri della cabina da cui stavo guidando la barca. Fortunatamente, mi sono girato in tempo, ma non ho potuto evitare che la mia schiena fosse colpita e ferita da parecchi pezzi di vetro. Un ulterioriore gesto di aggressione mentre i pescatori e i due internazionali a bordo stavano solamente pescando". Vittorio Arrigoni (su Infopal)
Articolo su palsolidarity (International Solidarity Movement)
Solo pochi giorni fa Vittorio annotava su Guerrillaradio l'ennesimo, episodio di gratuita violenza della marina israeliana sui pescatori di Gaza: "Lunedì 10 settembre, alle ore 17 circa, a meno di 6 miglia dalle coste di Gaza, in acque palestinesi, una nave da guerra israeliana si è volutamente lanciata ad alta velocità contro uno dei nostri pescherecci, quel giorno a pesca senza internazionali a bordo. L'impatto è stato devastante per il fragile peschereccio palestinese (come documentano i danni visibili nel filmato), la nave militare israelina è andata a sbattare sul fianco del peschereccio, letteralmente passandoci sopra e rimpiombando in mare dalla parte opposta. Visibili sulla prua i segni scavati dal legno delle turbine del motore della nave israeliana [v. foto]. Fortunatamente, il peschereccio stava pescando e quindi era ben assestato in acqua, altrimenti si sarebbe ribaltato conducendo a morte certa tutto l'equipaggio. Ancora più fortunatamente, tutti i membri dell'equipaggio si trovavano a poppa, intenti a cucinare per il pasto che interrompe il digiuno del Ramadan, qui alle 18 pm. circa. Sfortunatamente, il danno per il proprietario del peschereccio ammonta a più di 50 mila dollari, e impossibili sono riparazioni in tempi brevi, dato che nella Gaza sotto assedio non si trovano i materiali necessari. L'unico ferito per questo folle attacco terroristico, secondo fonti militari a Tel Aviv, è proprio un soldato israeliano, dato che la manovra suicida della nave da guerra ha seriamente rischiato la vita anche al suo di equipaggio". (Video su YouTube) (Articolo su freegaza.org)
Su palsolidarity un altro episodio (del 1° settembre).
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4 commenti:
Non se ne può più di questi cosidetti palestinesi. Non l'avete capito che vogliono vivere alle spalle della comunità internazionale ! Sono degli accattoni, piagnoni sostenuti da ipocriti di tutto il mondo. Il blocco ? Chiunque avesse un vicino che predica di volerlo distruggere e non riconosce la sua esistenza reagirebbe molto più duramente di Israele. Ergo Hamas ed altre organizzazioni criminale andrebbero tolte dalla faccia della terra.
Un commento davvero brillante.
"È bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio."
da "L'arte di tacere" dell' Abate Dinouart (1716-1786)
Quel che succede a Gaza è uno scandalo per il mondo intero.
Tono e contenuto illustrano meglio di qualsiasi replica la natura e i limiti del "commento".
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