lunedì, settembre 26, 2005

Fadhel Abbas, attore di Baghdad

Enzo Baldoni arriva a Baghdad nella serata del 5 agosto 2004. Viene sequestrato quindici giorni dopo, nelle vicinanze di Latifiya, tra le 11 e le 12 del mattino del 20 agosto 2004. La notte tra il 26 e il 27 agosto 2004 al Jazeera trasmette il filmato - dicono in un primo momento - della sua uccisione, che si rivelerà, per quanto ne sappiamo, un lungo fermo immagine poi diffuso in rete nella prima decade di settembre. Mattinata del 27 settembre, è ormai sicuro che Enzo è stato assassinato. Baghdad, sede di "Un ponte per", Simona Torretta (vedi "Otto anni e 21 giorni" - Rizzoli) ricorda: «...quando la notizia è ormai definitivamente confermata, i nostri amici iracheni, timidamente, ci fanno le condoglianze. Viene a farci visita anche un artista di Baghdad che aveva conosciuto Enzo durante il suo soggiorno in città. Si presenta così: "Sono un poeta e un attore". Ci consegna una lettera: "L'ho scritta per la famiglia di Baldoni". Io e Simona la leggiamo ...».
«Cara signora, cari ragazzi, vi scrivo dall'Iraq: un paese dilaniato da una guerra che nessuno vuole, e che i malvagi alimentano nell'ombra. Vorrei che mi ascoltaste, anche in questo momento di grande dolore per la perdita del vostro caro Enzo. So quale tragedia è per voi, perchè io l'ho conosciuto. Era una persona straordinaria. Mi dispiace tanto e mi scuso davvero di quanto è accaduto: ne sono profondamente sconvolto, come ogni artista, ogni giornalista, e ogni persona onesta, anche qui in Iraq. Siamo molto tristi, non pensavamo che sarebbe successo. Non doveva succedere. Speriamo che l'autore del crimine sia punito: se non dalla legge, da Dio. Enzo era un uomo dai nobili ideali. Un giornalista onesto, leale, sincero e simpagico. Spesso lo incontravo alle conferenze stampa. A tutti faceva la stessa impressione: era un uomo meraviglioso, e in molte occasioni ci ha aiutato a scoprire la verità. Voglio davvero dirvi quanto mi dispiace che lui non ci sia più, e farvi avere le mie più sincere condoglianze: a voi e a tutto il popolo italiano. Ora sappiamo, anche grazie a Enzo Baldoni, quanto siete sensibili alla tragedia che l'Iraq sta vivendo, e per questo meritate tutto il nostro più profondo rispetto. A nome di tutti gli iracheni onesti, grazie di cuore da Fadhel Abbas, attore di Baghdad». Il 7 settembre Simona Torretta e Simona Pari vengono sequestrate a loro volta presso la sede di "Un ponte per" nel pieno centro presidiato di Baghdad ad opera di un commando formato da almeno una dozzina di professionisti in nero.

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