Enzo Baldoni arriva a Baghdad nella serata del 5 agosto 2004. Viene sequestrato quindici giorni dopo, nelle vicinanze di Latifiya, tra le 11 e le 12 del mattino del 20 agosto 2004. La notte tra il 26 e il 27 agosto 2004 al Jazeera trasmette il filmato - dicono in un primo momento - della sua uccisione, che si rivelerà, per quanto ne sappiamo, un lungo fermo immagine poi diffuso in rete nella prima decade di settembre. Mattinata del 27 settembre, è ormai sicuro che Enzo è stato assassinato. Baghdad, sede di "Un ponte per", Simona Torretta (vedi "Otto anni e 21 giorni" - Rizzoli) ricorda: «...quando la notizia è ormai definitivamente confermata, i nostri amici iracheni, timidamente, ci fanno le condoglianze. Viene a farci visita anche un artista di Baghdad che aveva conosciuto Enzo durante il suo soggiorno in città. Si presenta così: "Sono un poeta e un attore". Ci consegna una lettera: "L'ho scritta per la famiglia di Baldoni". Io e Simona la leggiamo ...».
«Cara signora, cari ragazzi, vi scrivo dall'Iraq: un paese dilaniato da una guerra che nessuno vuole, e che i malvagi alimentano nell'ombra. Vorrei che mi ascoltaste, anche in questo momento di grande dolore per la perdita del vostro caro Enzo. So quale tragedia è per voi, perchè io l'ho conosciuto. Era una persona straordinaria. Mi dispiace tanto e mi scuso davvero di quanto è accaduto: ne sono profondamente sconvolto, come ogni artista, ogni giornalista, e ogni persona onesta, anche qui in Iraq. Siamo molto tristi, non pensavamo che sarebbe successo. Non doveva succedere. Speriamo che l'autore del crimine sia punito: se non dalla legge, da Dio. Enzo era un uomo dai nobili ideali. Un giornalista onesto, leale, sincero e simpagico. Spesso lo incontravo alle conferenze stampa. A tutti faceva la stessa impressione: era un uomo meraviglioso, e in molte occasioni ci ha aiutato a scoprire la verità. Voglio davvero dirvi quanto mi dispiace che lui non ci sia più, e farvi avere le mie più sincere condoglianze: a voi e a tutto il popolo italiano. Ora sappiamo, anche grazie a Enzo Baldoni, quanto siete sensibili alla tragedia che l'Iraq sta vivendo, e per questo meritate tutto il nostro più profondo rispetto. A nome di tutti gli iracheni onesti, grazie di cuore da Fadhel Abbas, attore di Baghdad». Il 7 settembre Simona Torretta e Simona Pari vengono sequestrate a loro volta presso la sede di "Un ponte per" nel pieno centro presidiato di Baghdad ad opera di un commando formato da almeno una dozzina di professionisti in nero.
lunedì, settembre 26, 2005
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