sabato, maggio 24, 2008

Finkelstein arrestato a Tel Aviv

L'accademico americano Norman Finkelstein, atterrato ieri mattina presto (23 maggio) all'aeroporto di Tel Aviv per recarsi nei Territori Palestinesi Occupati, è stato immediatamente arrestato e costretto oggi a lasciare Israele. Lo scomodo ex professore della cattolica DePaul University di Chicago - che dopo sei anni gli ha inopinatamente negato una cattedra per le pressioni svolte dall'avvocato Alan Dershowitz e dalla Lobby filo israeliana - sarebbe stato arrestato per ordine del Ministero israeliano dell'interno e dello Shin Beth. Da un incaricato del Ministero gli è stato riferito di essere stato bandito per "ragioni di sicurezza" dallo stato ebraico per dieci anni. Le parole - si sa - sono più pericolose delle bombe. Per questo soffocare il dibattito sul passato sionista e sull'occupazione, diffamare chi rappresenta una voce fuori dal coro, aggiustare le notizie ed enfatizzare l'allarmismo, rientrano tra i compiti principali degli instancabili centri di propaganda dell'establishment militare e politico israeliano. Il diniego di ingresso a Finkelstein lo conferma, da un lato, e dall'altro indica che la critica portata al sistema lobbystico (USA e) israeliano dall'intellettuale americano, ebreo e figlio di genitori scampati alla Shoah, così come quello di molti suoi colleghi (tra di essi, solo per citarne alcuni, Tony Judt, Ilan Pappe, Neve Gordon, Noam Chomsky, i compianti Tanya Reinhart e Baruch Kimmerling), colpisce nel segno. (Nella foto: Finkelstein al dibattito "In Defense of Academic Freedom", 12 ottobre 2007, Rockefeller Chapel - University of Chicago).

5 commenti:

Anonimo ha detto...

naturalmente hai raggruppato gli solo quegli ebrei contro,poi Ilan Pappe.. anche e sopratutto il sionismo, ma dimentichi che, chi critica il sionismo non critica Israele, in realtà critica gli ebrei, lo disse anche Martin Luther King.

pipistro ha detto...

In breve.

1) Ho nominato (e l'ho detto) alcuni suoi colleghi le cui parole infastidiscono, a vario titolo, i centri di potere israeliani. E perchè, parlando proprio di Finkelstein, avrei dovuto citare quelli che la pensano diversamente?

2) Lo dicono - se è per questo - persone autorevolissime anche in Italia. Ma quel "in realtà" resta privo di dimostrazione. Cioè è un'opinione. E io non sono d'accordo.

Anonimo ha detto...

M.L. King lo disse più di 40 anni fa, oggi probabilmente direbbe altro...

J.T.

Anonimo ha detto...

QUALE SARà LA OPINIONE DEI DOCENTI UNIVERSITARI ITALIANI FILOSIONISTI E FILO ISRAELIANI SULLA LIBERTA DI INSEGNAMENTO E SULLA LIBERTA ' DI ESPRESSIONE?? DOVE SONO I PALADINI DELLA CULTURA ??DOVE è L'INDIGNAZIONE? QUESTA è LA CULTURA EBRAICA CHE NEI LIBRI ALLA FIERA DEL LIBRO TORINO NON TROVERETE.QUALE METODO DI ISEGNAMENTO UTILIZZERANNO I DOCENTI UNIVERSITARI ITALIANI FILOSIONISTI? chissa cosa ne pensa il professore universitario UGO VOLLI che andava in giro per la FIERA DEL LIBRO DI TORINO AVVOLTO CON LE BANDIERE ISRAELIANE?? LEGGI COSA DICE VA ....LO SCIENZIATO... http://www.lastampa.it/Torino/cmsSezioni/cronaca/200802articoli/5965girata.asp

pipistro ha detto...

Le parole urlate indeboliscono il discorso e non viceversa. Nel caso poi non ce n'è bisogno. Il categorico riassuntino di Volli, virgolettato sulla Stampa, non vale (secondo la storia) i pochi byte utilizzati per riversarlo sulla rete.