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Non è chiaro come intendano cavarsela i sedicenti cristiano-sionisti con i loro sodali neo-grandi-israeliani, poichè allor che si compia la profezia essi dovrebbero essere necessariamente cancellati e i pochi rimasti convertiti, né è facile immaginare con cosa pensino di riempire una mitologica Israele che occupi terra dal Nilo all'Eufrate. Ma nel frattempo certamente intendono impegnarsi alacremente nei compiti che si sono assegnati con l'allucinato proclama emesso dal Terzo Congresso Cristiano Sionista Internazionale di Gerusalemme del febbraio 1996, primo fra tutti la difesa del contratto immobiliare divino, ivi descritto con precisione notarile ("According to God's distribution of nations, the Land of Israel has been given to the Jewish People by God as an everlasting possession by an eternal covenant. The Jewish People have the absolute right to possess and dwell in the Land, including Judea, Samaria' Gaza and the Golan") pur omettendo imperdonabilmente di considerare, in questo affrettato breviario, le Shebaa Farms e l'acqua libanese.
Per quanto occorrer possa e inerpicandosi nei disegni divini il minimo indispensabile (la cosa è imbarazzante in un'ottica anche solo vagamente agnostica, ma è necessitata dalla autodefinizione di questi clown quali cristiano-sionisti), leggiamo le prime poche parole della Dichiarazione di Gerusalemme, compilata dal Patriarca cattolico latino e dai capi delle chiese locali con riferimento al programma e al proclama: "il Cristiano-sionismo è un movimento teologico e politico moderno, che abbraccia le posizioni più estreme del Sionismo, così nuocendo ad una pace giusta tra Palestina e Israele. Il programma Cristiano Sionista fornisce una visione del mondo dove il Vangelo è identificato in una ideologia imperialista, colonialista e militarista. Nella sua forma estrema enfatizza gli eventi apocalittici che portano alla fine della storia, piuttosto che a vivere l'amore e la giustizia di Cristo oggi. Rigettiamo categoricamente le dottrine Cristiano Sioniste come falsi insegnamenti che corrompono il messaggio biblico di amore, giustizia e riconciliazione ...".
Ho detto prima "per quanto occorrer possa". E' infatti storia che si voglia far discendere le miserie umane da improbabili disegni superiori, ma, in questo caso, il movimento non gode neppure di quel minimo di serietà per cui valga la pena di scomodare gli dei e trattare - su un piano teologico - ciò che agli dei l'uomo stesso ha messo in bocca o nella penna al soldo delle più svariate bandiere, per giustificare ed alimentare la propria inguaribile rapacità.
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