lunedì, agosto 25, 2008

Enzo Baldoni, perchè non dimentichiamo

Il 4 dicembre 2004 viene lanciata, probabilmente dall'AGI, una notizia particolare su Enzo Baldoni, ucciso in Iraq poco più di tre mesi prima. Si tratta di delicate dichiarazioni del portavoce di Al Jazeera, la rete del Qatar che il 26 agosto 2004 aveva fornito alle locali autorità italiane la notizia e un fotogramma della morte di Enzo. Lo stesso giorno, il 4/12/2004, addirittura negli USA, Ogrish.com (sito piuttosto trucido in seguito raffinato e rinominato Live Leak) riferisce che "la televisione araba Al Jazeera ha materiale 'interessante' in relazione all'esecuzione di Enzo Baldoni e, qualora richiesta dai magistrati italiani, valuterà se consegnarlo senza rischiare le fonti giornalistiche". Ogrish comunica che l'annuncio è stato fatto da Jihad Ballout, portavoce del network televisivo arabo, durante una convenzione sul giornalismo e il Medio Oriente organizzato da Informazione Senza Frontiere a Firenze e precisa che Ballout ha detto che Al Jazeera non ha un video dell'effettiva esecuzione (il link non è più funzionante).
Information Safety and Freedom riporta la notizia lo stesso 4 dicembre, precisando che Jihad Ballout ha risposto a una domanda sul video dell'uccisione, dichiarando: “Non abbiamo la cassetta dell’uccisione di Enzo Baldoni, ma ‘al Jazeera’ possiede materiali televisivi sulla morte del giornalista italiano e se le autorità italiane ne faranno richiesta noi ci saremo", ma ha precisato che allo stato nessuna richiesta in tal senso era mai arrivata ad Al Jazeera da parte dell'autorità giudiziaria italiana. Di più, quando Aidan White (Segretario Generale della IFJ, Federazione Internazionale dei Giornalisti, a suo tempo fortemente critico della retorica italiana in occasione del sequestro di Baldoni) gli ha chiesto la disponibilità a mostrare quel video ad una delegazione internazionale composta da giornalisti anche italiani, Ballout ha risposto che al momento in cui la richiesta fosse arrivata ufficialmente sarebbe stata presa in considerazione con "mente aperta".
Sono passati quattro anni dalla notizia della morte di Enzo Baldoni e poco più tempo dall'offerta di informazioni di Al Jazeera. Non risulta che la magistratura italiana abbia avanzato una richiesta di documentazione usufruendo della disponibilità del network qatariota. E, se avanzata, nessuno conosce l'esito di questa richiesta. Tantomeno risulta che una delegazione internazionale (o nazionale o locale) di giornalisti abbia mai preso in considerazione l'idea che il materiale in possesso di Al Jazeera possa gettare un po' di luce sulla fine di Enzo Baldoni. Tutti sappiamo, invece, che le prove effettuate sul DNA dei pochi resti di Enzo provenienti dall'Iraq diedero, a suo tempo, esito positivo. Poi il vuoto dovuto anche al disimpegno italiano in Iraq ma forse favorito dai segreti che coprono una morte imbarazzante e i protagonisti di un'alleanza scomoda.

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