domenica, agosto 24, 2008

Free Gaza, lunedì a pesca

Lunedì mattina gli attivisti per i diritti umani andranno in mare a pesca. Gaza City, Gaza (24 agosto 2008) - "Due giorni dopo l'arrivo del Free Gaza e del Liberty, accolti da un festoso benvenuto a Gaza, tra 20 e 25 degli osservatori per i diritti umani andranno in mare con i pescatori per mostrare sostegno alla lotta per mantenere produttiva la loro attività. Secondo un recente articolo del Guardian, "nel 1990 l'attività di pesca a Gaza produceva un ricavo annuale di circa 5 milioni di sterline. Nel 2007 si era dimezzato e si sta ancora riducendo velocemente. Secondo gli accordi di Oslo, che nel 1993 si supponeva preannunciassero l'avvento di uno stato palestinese indipendente, i pescatori di Gaza avrebbero potuto percorrere 20 miglia marine verso il mare aperto [v. immagine a sinistra, mappa allegata all'accordo per Gaza e Gerico del 1994], dove avrebbero potuto prendere le sardine migranti dal delta del Nilo verso la Turchia in primavera. Ma negli anni recenti le navi della marina israeliana hanno imposto i loro limiti assai ridotti, qualche volta a meno di 6 miglia". Il gruppo partirà al mattino molto presto e andrà al largo del porto di Gaza almeno per 7 - 8 miglia, assicurandosi di esporre se stessi e le bandiere internazionali. Intendono stare in mare per parecchie ore fornendo protezione agli uomini che pescano. "Cosa dà a Israele il diritto di togliere il sostentamento a questi pescatori? E perchè il mondo permette loro di distruggere un'attività che serviva a mantenere migliaia di palestinesi?" si è chiesta Greta Berlin, uno dei cinque organizzatori del Free Gaza Movement. "Noi intendiamo sfidare quel diritto, sostenuto da navi da guerra e mitragliatrici, proprio come abbiamo sfidato il diritto di Israele di impedire il nostro approdo qui sabato". Gli organizzatori pensano che, dal momento che hanno navigato fino a Gaza senza interferenze delle forze militari israeliane, si sia stabilito un precedente per insistere per i diritti umani dei palestinesi, che non vogliono nulla più della loro libertà di procurarsi da vivere, andare a scuola e ricevere cure mediche". (Per maggiori informazioni, per favore contattate: (Gaza) Huwaida Arraf, tel. +972 599 130 426 - (Gaza) Jeff Halper, tel. +972 542 002 642 - (Cyprus) Osama Qashoo, tel. +357 99 793 595 / osamaqashoo@gmail.com - (Jerusalem) Angela Godfrey-Goldstein, tel. +972 547 366 393 / angela@icahd.org)

Nessun commento: