venerdì, settembre 14, 2007

Alla(r)m clock

Pur non potendosi esimere dal criticare le uscite di Calderoli, l'ineffabile vicedirettore "ad personam" del Corriere della Sera (poi un giorno qualcuno ci spiegherà che cosa vuol dire e chi ce lo ha messo) coglie oggi l'occasione per lanciare il suo messaggio - come gli è evidentemente consentito - dalle pagine del maggior quotidiano nazionale e si rammarica del fatto che la boutade legaiola sul "maiale day" stia finendo per ottenere (orrore!) generale riprovazione e "battutacce sull'innocente suino". Sembrerebbe un fuor d'opera, la simpatica bestiola pare infatti il soggetto, l'unico, che esce dalla vicenda a testa alta. Ma con una capriola degna del miglior circo Barnum - manuale fresco di stampa sotto braccio - l'Allam riesce a derivare dalla riferita reazione di taluni portavoce islamici all'uscita del parlamentare leghista, ulteriore linfa per le proprie invettive. Udito infatti che "...anche se Calderoli dovesse portare non uno, ma 50 maiali per urinare su quel terreno, la moschea si costruirà ugualmente perché è sufficiente lavarlo con l'acqua", il nostro trae finalmente spunto per iniettare la propria chiosa: [Calderoli] "si illudeva di avere a che fare con dei fedeli a tal punto puri d'animo da rinunciare a qualsivoglia bene terreno pur di non trasgredire il precetto coranico. Ma evidentemente ignora che ha a che fare con astuti e spregiudicati professionisti dell'islam che hanno eretto la dissimulazione alla stregua di un atto di fede e che sanno manipolare le maglie ampie delle libertà e della democrazia per imporre il loro potere che si radica nella rete delle moschee che ormai crescono al ritmo di una ogni quattro giorni". Complimentoni ad personam! E grazie per il consueto e gratuito passaggio dalla informazione corretta alla informazione coatta. Ma già sappiamo che, in mancanza di benzina, per alimentare il fuoco anche un cerino può servire.

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